LA DURA REAZIONE DEI BALNEARI CONTRO IL GOVERNO!

I presidenti di Sib-Confcommercio e di Fiba-Confesercenti, Antonio Capacchione e Maurizio Rustignoli hanno inviato una lettera alla presidente del consiglio Giorgia Meloni e ai presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, per comunicare ufficialmente l’iniziativa di chiusura degli ombrelloni e illustrarne le ragioni della protesta.
«Un’iniziativa doverosa di fronte a una irresponsabile e sconcertante fuga dalle proprie responsabilità della politica e segnatamente del governo. Infatti, nessun esponente politico ha contestato che sia un’azione sindacale ampiamente giustificata», commentano Capacchione e Rustignoli.

«È nota la gravità e urgenza della questione balneare, che riguarda non solo gli stabilimenti balneari, ma tutti i concessionari di porzioni di demanio marittimo, lacuale e fluviale (ristoranti, chioschi, alberghi, campeggi, eccetera). La mancata emanazione di un provvedimento legislativo chiarificatore per una corretta applicazione della direttiva Bolkestein ha creato un caos amministrativo in danno dei balneari e del paese. Si rischia oramai di distruggere la balneazione attrezzata italiana, un settore efficiente e di successo che il mondo ci invidia. Tale provvedimento è da mesi inutilmente invocato da tutte le associazioni di categoria, dai Comuni e dalle Regioni di ogni orientamento politico. Nel frattempo gli enti concedenti (Comuni e Autorità di sistema portuale) stanno procedendo a emanare i bandi per la riassegnazione delle concessioni demaniali, pur in assenza di una indispensabile regolamentazione nazionale, con conseguente esteso e grave contezioso in sede giudiziaria che siamo costretti a intraprendere per la tutela delle aziende attualmente operanti. Si è pertanto creata una situazione caotica che impone al governo e al parlamento di adottare un provvedimento legislativo che dia certezza agli operatori privati e agli Enti che esercitano le funzioni amministrative. Serve adesso, in autunno sarà troppo tardi!».
Questa la lettera firmata dai presidenti di Sib e Fiba, che concludono: «Le scriventi organizzazioni maggiormente rappresentative delle decine di migliaia di aziende balneari, preso atto di questa pericolosa situazione dannosa per tutti (istituzioni, operatori economici e cittadini), hanno pertanto deciso di continuare la mobilitazione della categoria già proclamata nella scorsa primavera, prevedendo una pluralità di iniziative sindacali che si svolgeranno nelle prossime settimane, ivi compresa la chiusura degli ombrelloni in tutta Italia, qualora si dovesse arrivare alla pausa estiva dei lavori parlamentari senza che sia emanato alcun provvedimento che colmi l’attuale vuoto legislativo fonte di grave e pericoloso caos amministrativo».

L’iniziativa di questo annuncio ha sortito l’effetto desiderato, richiamando l’attenzione di tutti sulla problematica e sull’urgenza di un intervento legislativo chiarificatore.
Il rischio concreto quest’oggi è di perdere lavoro e aziende ed urge un immediato e concreto intervento del governo sulla questione.